So che non c’entra niente con i libri e le presentazioni, ma stasera ho trovato per caso una mia poesia del 2005 e la voglio condividere. Così, semplicemente.
Si intitola “Vincere la paura”.
Solo,
sfoglio le pagine
del tempo,
e ringrazio.
Tutto ha un ordine,
tutto è chiaro,
anche il dolore,
sopratutto il dolore.
Bisogna viaggiare
e andare avanti,
molto avanti per capirlo,
bisogna saltare mesi,
anni forse,
ma alla fine
c’è una fine,
ed è giusta.
É tutto chiaro,
è tutto bene,
anche il male.
Non si è soli
con la memoria,
come non si è soli
con il futuro.
Saper aspettare
vuol dire vincere,
vuol dire non aver paura.
Mai.